Difference between revisions of "BAL-I-JIBRIL"
From IQBAL
Jawad Shah (talk | contribs) (→PARTE SECONDA) |
Jawad Shah (talk | contribs) (→PARTE SECONDA) |
||
Line 181: | Line 181: | ||
* [[160._MONDI_SEPARATI|MONDI SEPARATI]] | * [[160._MONDI_SEPARATI|MONDI SEPARATI]] | ||
* [[161._ABU_AL-%E2%80%98ALA_AL-MA%E2%80%99ARRI|ABU AL-‘ALA AL-MA’ARRI]] | * [[161._ABU_AL-%E2%80%98ALA_AL-MA%E2%80%99ARRI|ABU AL-‘ALA AL-MA’ARRI]] | ||
+ | * [[162._CINEMA|CINEMA]] | ||
+ | * [[163._AI_PIR_DEL_PANJAB|AI PIR DEL PANJAB]] | ||
+ | * [[164._LA_POLITICA|LA POLITICA]] | ||
+ | * [http://iqbal.wiki/index.php?title=165._POVERT%C3%80 POVERTÀ] | ||
<div> | <div> |
Revision as of 21:17, 14 June 2018
Contents
MUHAMMAD IQBAL
BAL-I-JIBRIL
L’Ala di Gabriele
The Wing of Gabriel
Traduzione dall’Urdu in Italiano con Introduzione e Note
Translation from Urdu into Italian with Introduction and Notes
A CURA DI VITO SALIERNO
IQBAL ACADEMY PAKISTAN
INTRODUZIONE
PARTE PRIMA
- Nel santuario dell’Essere s’ode il mio grido di desiderio!
- Non è rimasto vino nella tua caraffa?
- Se le stelle devïano, di chi è il cielo, è Tuo o mio?
- Splende la Tua treccia, rendila ancora più splendente,
- Ascolta il mio lamento, o Signore, che Ti tocchi o no,
- Che amore può esserci per una vita che è solo prestito?
- Fa’ dei nostri cuori il centro dell’amore,
- La mia polvere, una volta dispersa, non torni più cuore,
- Il mondo è sottosopra, le stelle vanno veloci, Coppiere!
- Porta una volta ancora quella coppa di vino, Coppiere!
- Ho cancellato il mio coppiere, il tuo mondo ed il mio,
- Un tesoro prezioso sono il dolore e il fuoco del desiderio,
- Non ricordi Tu più il primo rapimento del mio cuore,
- Il cuore del papavero trabocca di vino di color rubino,
- Proprio quella mia cattiva sorte, quella tua impassibilità,
- Credevo che il teatro del mio moto fosse sotto il cielo,
- Una conoscenza di luce, una conoscenza di dimostrazione,
- Oh Dio! bello è senza dubbio questo Tuo mondo mutevole,
PARTE SECONDA
- A’la Hazrat Shahid Amir al-Muminin, Nadir Shah Ghazi, diede
- Chi canta questo ghazal, colmo di passione e di gioia,
- Quel puro mistero che l’estasi divina mi ha insegnato,
- Mondo d’acqua, terra e colori! segreto manifesto, tu o io?
- Tu sei ancora legato allo spazio, trascendine le limitazioni!
- Il derviscio nella sua libertà custodisce il segreto divino,
- La lampada del tulipano ha illuminato valli e colline.
- Nel sangue dei musulmani c’è carattere, buon cuore e brio,
- È l’amore che infonde calore nella musica dell’esistenza,
- Con il cuore senza desiderio, con lo sguardo non puro,
- In mezzo a mille paure la lingua sia un’alleata del cuore,
- DomandaGli sulla testimonianza del mondo fenomenico
- Queste huri europee sono una sfida all’occhio e al cuore,
- Un cuore vigile come ‘Omar, un cuore vigile come ‘Ali,
- Nella civetteria e nella crudeltà del Khudi non c’è orgoglio,
- Il condottiero non all’altezza, i seguaci in rotta disordinata,
- Il vento invernale trapassava le ossa e sferzava come spada
- Che cos’è questo vecchio mondo? mucchi di rovi e ceneri!
- Seguendo la via della rinuncia si ottiene cielo e terra,
- Sebbene la ragione sia una guida al portale
- L’Io è un oceano di cui non puoi vedere la riva!
- La brezza mattutina mi ha dato questo messaggio:
- Il tuo sguardo e le tue mani sono legati alla terra,
- La tua mente non può darti altro che conoscenza,
- Agli occhi di un pio la fama di Alessandro è nulla!
- Tu non sei fatto per la terra, né per il cielo,
- O prigione dello spazio, non è lungi il cielo,
- La ragione mi ha dato lo sguardo del saggio,
- Giunge infine dal cielo la risposta ai lamenti.
- Ogni cosa è viandante, ogni essere è in viaggio!
- Ogni atomo desidera manifestare sé stesso,
- È questo mondo la magia di qualcuno o del caso?
- Perché dovrei chiedere ai saggi della mia origine?
- Quando l’amore insegna i modi del proprio Io,
- Le lacrime mi assalgono di nuovo durante la notte,
- Senza l’impeto della passione non posso più vivere.
- La natura è presente avanti alla tua mente,
- Uomini di chiesa e moschea non hanno capacità!
- La scienza presente ha riscoperto la vecchia magia,
- Al di là delle stelle ci sono altri mondi,
- L’occidente cerca il perpetuo piacere mondano,
- L’Io fortificato dalla scienza è l’invidia di Gabriele,
- Esiste forse nelle scuole una freschezza di pensiero?
- Gli eventi ancora avvolti nella pergamena del tempo
- Nei sufi non c’è il fuoco della passione che consuma,
- Nella sua forza l’intuizione si è affermata in Occidente,
- O uomo, lo scopo che tu cerchi è simile a perla preziosa,
- Né nel trono e nella corona, né nell’esercito e nei soldati
- Non mi ha donato la Natura un cervello sottile,
- Uomini dalla vista acuta costruiranno nuove città:
- Con Dio gli angeli si lamentarono di Iqbal dicendo:
- Nella lotta del cuore e della ragione,
- È tempo di partire, destati, la tromba dà il suono!
- Il mio canto ha dato nuova vita all’ignorante e al pio!
- Traverso molte soste procede il viaggio della luna nuova,
- Non perderti, o uomo, nella rete di mattino e sera, destati,
- Le scuole, un tempo sede di uomini forti e di regali natali,
- Il felice cantore Salman mi disse questa sottigliezza:
- Nella povertà ci sono miracoli, corone, troni, eserciti.
- Nella mia pazzia senza fine feci il giro della moschea,
- Sapere e ragione si comportano in maniera molto strana,
- Anche se lo stile non è vivace e brioso,
- Stranieri sono i costumi nel santuario,
- Sprofonda nel mare oscuro, o onda;
- Sono nello spazio o fuori dello spazio?
- Perso com’ero nella privatezza del mio Io
- Ero tutto perso nella mia devozione per Te e
- La fede come Abramo si nasconde nel fuoco,
- Nella passione araba siede l’armonia persiana,
- Presta ascolto alle note del mio nuovo canto,
- Forse in ogni atomo risiede un cuore inquieto,
- Il tuo pensiero non è né eccelso, né etereo,
- Non c’è né credente né la forza del credente,
- L’io tra gli uomini è profezia,
- La vista s’è impigliata in colori e in odori!
- La bellezza dell’amore mistico è un’armonia,
- Dov’è la bellezza della mia riunione?
- Non sono né cammelliere né sella,
- Nel tuo petto c’è il respiro, non c’è un cuore,
- Tu sei puro e chiaro, la tua natura è la luce,
- I fedeli non nutrono più la passione dell’amore,
- Con la forza dell’Io distendi un’ombra sul mondo.
- La rugiada brilla sui fiori nell’aiuola del giardino,
- La ragione non è che un lampione per il viandante.
- Da’ ai giovani il sospiro della passione per Te,
- Il tuo mondo è quello dei volatili e dei pesci,
- Non son privo di talento, grazie alla Tua opera,
- Tu sei l’essenza dello spazio e del non-spazio.
- Talvolta l’amore è vagabondo e privo di casa,
- Talvolta l’amore va in cerca della solitudine,
- Concedimi l’assorbimento intimo degli antenati,
- Da Abu al-Hasan ho appreso questa verità,
- La mia ragione non distingue il bene dal male,
- L’essere Dio è davvero un compito pesante,
- Così, l’uomo è il signore della terra e dei mari!
- Il respiro del mistico è la brezza del mattino,
- Nelle vene non scorre più quel sangue!
- Si sono disvelati tutti i misteri dei recessi.
- Eterna è questa rivoluzione del tempo,
- L’io dei non-musulmani è la pratica medica.
- Il tuo corpo non conosce i recessi dell’anima,
- Iqbal recitò un giorno in un giardino primaverile
- Questa la mia preghiera, questa la mia abluzione,
- LA MOSCHEA DI CORDOBA
- IL LAMENTO DI MU’TAMID IN PRIGIONE
- PIANTATO DA ‘ABD AR-RAHMAN I
- SPAGNA
- LA PREGHIERA DI TARIQ
- LENIN
- IL CANTO DEGLI ANGELI
- IL COMANDO DI DIO
- GUSTO E DESIDERIO
- LA FALENA E LA LUCCIOLA
- A JAVED
- ELEMOSINA
- IL MULLAH E IL CIELO
- LA RELIGIONE E LA POLITICA
- LA TERRA È DI DIO
- AD UN GIOVANE
- UN CONSIGLIO
- IL PAPAVERO DEL DESERTO
- AL COPPIERE
- IL TEMPO
- GLI ANGELI SI CONGEDANO DA
- LO SPIRITO DELLA TERRA SALUTA
- IL MAESTRO E IL DISCEPOLO
- GABRIELE E SATANA
- IL RICHIAMO ALLA PREGHIERA
- AMORE
- IL MESSAGGIO DI UNA STELLA
- A JAVED
- FILOSOFIA E RELIGIONE
- UNA LETTERA DALL’EUROPA
- RISPOSTA
- SULLA TOMBA DI NAPOLEONE
- MUSSOLINI
- UNA DOMANDA
- AL CONTADINO DEL PANJAB
- NADIR SHAH DI AFGHANISTAN
- IL TESTAMENTO DI
- IL SOGNO TARTARO
- MONDI SEPARATI
- ABU AL-‘ALA AL-MA’ARRI
- CINEMA
- AI PIR DEL PANJAB
- LA POLITICA
- POVERTÀ