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159. IL SOGNO TARTARO

From IQBAL

Ovunque tappeto e turbante son diventati malfattori,
Ovunque gli sguardi giovanili lusingano gli uomini!
Laceri sono il manto della religione e della nazione,
A brandelli sono il manto del paese e dei governanti.
La mia fede e credo sono per me duraturi e bastevoli,
Ma giacciono sepolti sotto questi mucchi di inutilità.
Le turbolenti ondate di numerosi venti hanno battuto
l’umile polvere delle vie di Samarqanda e di Bokhara.

  Una gemma incastonata in un anello di miseria,
Che mi avviluppa da ogni lato e parte io sono.

All’improvviso ha tremato la polvere di Samarqanda
E si levò una voce: “Io sono lo spirito di Tamerlano!”
E da un’antica tomba centenaria brillò una luce pura,
Come il primo raggio dell’alba, la voce di Tamerlano!
Le catene possono attanagliare gli uomini di Tartaria,
Ma i fermi propositi di Dio non sopportano i legami.
È questo ciò che la vita riserba alle genti di Turania?
Rinunciare, una dopo l’altra, a tutte le loro speranze?

  Infondi nell’anima dell’uomo un nuovo fuoco!
Grida a tutta la terra una nuova rivoluzione!