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139. IL PAPAVERO DEL DESERTO

From IQBAL

O volta azzurra del cielo, o mondo solitario!
Mi prende la paura in questo deserto solitario.
Sperduto viandante io, sperduto viandante tu.
Qual è la tua mèta, o papavero del deserto?
In queste colline non dimorano più i profeti,
Tu una fiamma del Sinai, io fiamma del Sinai.
Tu sbocci dal ramo, ed io mi stacco dal ramo,
È nato un desiderio? un impulso del piacere.
La mano di Dio protegga chi cerca l’amore,
Ogni goccia nel mare è profondità di mare.
Piange l’occhio del gorgo dolente dell’onda
Che, nata dal mare, non raggiungerà la terra.
Il calore della terra assale il sangue dell’uomo,
Al cospetto del sole, al cospetto delle stelle, tu
Oh, brezza del deserto, possa essere anche mia
Nel silenzio, e nel cuore ardente, e nell’estasi.