View source for 130. GUSTO E DESIDERIO

<center>
(La maggior parte di questi versi </br>
fu scritta in Palestina) </br>
Mi spiaceva tornare da quei giardini, </br>
a casa, a mani vuote, dai miei amici </br>

Nel deserto all’alba è la vita del cuore e degli occhi,</br>
Dalla fonte del sole scorrono ruscelli di chiara luce.</br>
Il velo dell’essere si apre e appare l’antica bellezza.</br>
Perdere uno sguardo è per il cuore mille guadagni.</br>
Sparve la nube notturna lasciando tracce blu-rosse,</br>
Dando al monte Azamm  una coda  di vari colori.</br>
Senza polvere è l’aria, tremano le foglie delle palme,</br>
Soffice è la sabbia come seta nei pressi di Kazima. </br>
Qui si spengono i fuochi, lì restano pali rotti di tende.</br>
Chissà mai quante carovane vi si saranno fermate!</br>
La voce di Gabriele mi disse: ”Questo è il tuo luogo,</br>
Questa è per gli amanti del distacco la vita in eterno”.</br>

A chi narrare che per me è veleno il vino della vita? </br>
Vecchio è il banchetto del mondo e nuovi i miei casi.  </br>
Non c’è un altro Ghaznevide  nel mondo della vita? </br>
Da quanto tempo attendono gli idolatri di Somnath?  </br>
Si ricordano la passione araba e il pensiero persiano, </br>
Non più la visione degli Arabi, la fantasia di Persia.  </br>
Nella carovana in Hijaz non c’è più ora un Husain  </br>
Anche se splende la treccia del Tigri e dell’Eufrate.  </br>
Alla ragione, al cuore e alla vista la guida è l’amore, </br>
Senza amore precetti e religione sono templi vuoti.  </br>
Amore fu la fede di Abramo, la pazienza di Husain, </br>
Amore fu Badr e Hunayn  nella lotta dell’essere.</br>

O Tu, inaccessibile significato nella frase del mondo</br>
Alla tua ricerca si mossero carovane di colori e odori.</br>
I seguaci delle scuole sono diventati ciechi e insipidi,</br>
I seguaci della taverna non hanno più arguzia e vino!</br>
Pure nel mio ghazal ho l’impronta di antichi fuochi,</br>
Tutta l’opera mia è la ricerca di un regno scomparso!</br>
L’onda della brezza mattutina fa crescere gli sterpi,</br>
L’onda del mio respiro fa crescere brama e desiderio.</br>
La mia melodia s’è nutrita del sangue del mio cuore,</br>
Il sangue del menestrello scorre nelle vene del liuto:</br>
“Non fare che il cuore inquieto si chiuda all’amore,</br>
Aggiungi ancora un ricciolo alla treccia lucente”. </br>

Tu la Tavola, Tu il Calamo, e il Tuo essere è il Libro, </br>
Una bolla nel tuo cerchio è la cupola blu dell’empireo.  </br>
Nel mondo d’acqua e terra si distende il tuo splendore, </br>
Al granello di sabbia Tu hai dato una sorgente di sole.  </br>
La gloria di Salim e Sanjar   è segno della Tua gloria, </br>
La povertà di Bayazid e Junaid  sono la Tua grazia.  </br>
Se la brama di Te non è l’imam  della mia preghiera, </br>
Un velo è lo stare in piedi, un velo è il prosternarsi.   </br>
Nel Tuo sguardo entrambi han trovato il fine ultimo, </br>
La Ragione assenza-ricerca, l’Amore presenza-fremito.  </br>
Il corso del sole ora mi sembra oscurità per il mondo, </br>
Dallo splendore svelato deriva al Tempo nuova natura.</br>

Nel tuo sguardo ci sono i miei giorni trascorsi e le notti, </br>
Non sapevo, io, che la scienza fosse una palma sterile.  </br>
Nella mia mente s’è risvegliato il conflitto dell’essere, </br>
Mustafa amore vero,  Abu Lahab scienza perfetta.   </br>
Ora rapisce di astuzia, ora prende e trascina di forza, </br>
Meraviglia è l’inizio dell’Amore, meraviglia è la fine!  </br>
Nel mondo vivo la separazione è preferibile all’unione, </br>
Nell’unione muore la brama, nel distacco c’è il piacere.  </br>
Nell’attimo dell’unione non ho più desiderio di sguardi, </br>
Anche se il mio sguardo insolente ricerca dei pretesti!  </br>
La separazione è fuoco di brama, è un tumulto di grida, </br>
La separazione è ricerca di onda, è l’onore della goccia!</br>
</center>